Mettete un’associazione che si occupa di bambini malati di leucemia provenienti da paesi lontani e sconosciuti, che dopo cinque anni di seria attività cerca nuove modalità per far sapere a più persone cosa fa e per chi. Mettete un piccolo teatro di professionisti ricavato in una vecchia fabbrica di semafori, aperto da soli due anni, che ha l’esigenza di farsi conoscere in città raggiungendo nuove fasce di pubblico e soprattutto di realizzare dei cuscini per far stare più comodi i propri spettatori. Immaginate poi che queste due associazioni siano seguite dallo stesso consulente per il fundraising e la comunicazione; immaginate infine che si scopra che tra gli amici di Lifeline vi sia una persona che realizza e confeziona cuscini e il gioco è fatto! Ed ecco come due realtà che appartengono a mondi completamente diversi, riescono a trovare l’una per l’altra soluzioni pratiche e a costo zero per soddisfare delle esigenze concrete: raccogliere fondi e farsi conoscere da un lato; raggiungere nuove fasce di pubblico e realizzare i cuscini dall’altro. L’associazione è Lifeline Italia onlus, che dalla sua fondazione nel 2003 opera con lo scopo di aiutare bambini stranieri affetti da leucemia o tumore che necessitano di cure non possibili nei paesi d’origine (prevalentemente Ucraina, Kirgizstan, Georgia). Come dice il nome – "lifeline" in lingua inglese indica la cima di salvataggio che viene lanciata da una nave in caso di persona caduta in mare – l’obiettivo quotidiano dell’associazione è quello di lanciare simbolicamente una corda a bambini che rischierebbero altrimenti di non farcela. Il Teatro è invece il Teatro de Linutile, fondato a Padova nel 2006 da Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi, con l’obiettivo di portare in scena un teatro che sia forma diretta di comunicazione e sappia coinvolgere il pubblico in modo inaspettato. Uno spazio da soli 60 posti che offre teatro professionale, un luogo accogliente e informale dove ognuno può avvicinarsi al teatro nel modo che preferisce; ma anche un gruppo di persone che lavora con passione per riavvicinare alla cultura teatrale generazioni di ieri, oggi, domani e incoraggiare la partecipazione della comunità locale alle arti dello spettacolo, attraverso la produzione e la promozione di spettacoli di drammaturgia contemporanea. Mettendo insieme le rispettive esigenze nasce una vera e propria partnership tra il teatro e l’associazione: i fondatori del teatro danno la loro disponibilità a mettere in scena per due serate una loro produzione, offrendo la loro professionalità e il loro spazio all’associazione. Il ricavato della vendita dei biglietti andrà interamente a Lifeline Italia, che in cambio farà realizzare i cuscini per il teatro. Cuscini con inciso il logo di Lifeline che diventeranno il simbolo concreto dell’amicizia tra le due realtà e che diventeranno d’ora in avanti uno strumento originale per comunicare a tutti gli spettatori del teatro. Le due serate di spettacolo diventano l’occasione di presentare al pubblico intervenuto le attività di Lifeline e, visto il periodo, una buona occasione per distribuire i nuovi strumenti di comunicazione per il 5 per mille. Mettendo insieme la rete di relazioni di entrambe le associazioni e coinvolgendo amici di entrambe le realtà i biglietti – venduti quasi esclusivamente attraverso il passaparola – vanno a ruba. La serata è un successo: entrambe le serate il teatro fa il tutto esaurito, il pubblico entusiasta dell’iniziativa. In tempo di crisi, una storia semplice che racconta di come la disponibilità a fare rete e la ricerca di nuove modalità per comunicare possano dare risultati fino a pochi mesi prima neppure immaginati. Un esempio felice di come la decisione di intraprendere la strada del fundraising possa essere, per il tipo di scelte che questo comporta, una vera occasione di crescita per le organizzazioni non profit .” di Marianna Martinoni
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April 2013
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